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Ecatombe

19 Aprile 2015 1.216 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Un nuovo barcone affondato al largo della Libia e si parla addirittura di settecento morti. Sarebbe la peggiore tragedia accaduta nel mediterraneo. Non si può continuare a rimanere inermi. Prendiamo atto che la Commissione europea si è detta “molto dispiaciuta” per l’accaduto, che Hollande ha speso parole sulla necessità di rafforzare Triton, l’operazione che ha sostituito quella di Mare Nostrum, senza peraltro mostrare alcuna efficacia, e che la nostra Mogherini ha assicurato che al vertice dei ministri degli Esteri, convocato per domani a Lussemburgo, se ne parlerà.

Ma di cosa si deve ancora parlare se non si è capito o si fa finta di non capire? È evidente che un mare di persone, forse milioni, molti milioni, si riverserà da noi se continueranno le guerre e le loro inevitabili conseguenze umanitarie. O l’Occidente si mette in testa che deve intervenire per sconfiggere il terrorismo islamico con un’azione di terra che liberi i territori libici e riporti pace in Siria e in Afghanistan, o i profughi sono destinati inevitabilmente a salire. Chi può permettersi di voltarsi dall’altra parte rispetto a chi vuole fuggire dalla morte? E anche chi fugge da altri paesi che non sono in guerra, una volta arrivato sulle coste delle Libia, non può certo essere fermato, se quei territori sono in mano a bande locali, per di più legate al terrorismo, finanziato anche grazie al grafico di esseri umani.

Noi continuiamo a parlare e Renzi torna dal viaggio americano sostanzialmente a mani vuote. Obama gli ha confermato che l’Isis e l’immigrazione sono affari dell’Europa e che la nuova politica americana è quella del disimpegno. Altro che imperialisti e gendarmi del mondo. Svegliamoci. È il momento dell’Europa e della NATO. O riusciamo a capire che servono decisioni immediate sia riguardo all’intervento miliare sia riguardo al conseguente pattugliamento di coste o fra un po’ saremo costretti a vivere altri lutti in quel cimitero di vite che è diventato il mare Nostrum e contare a milioni i sopravvissuti che vengano da noi. Inutile versare lacrime di coccodrillo. Tutto questo è chiaro e non lo è solo per chi fa finta di non accorgersi della realtà perché non gli fa comodo.

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