Una lettera di Del Bue a Nencini e alla Direzione riunita: “Mobilitiamoci per i terremotati”
Caro Riccardo, ti scrivo dall’Emilia colpita per la seconda volta al cuore. Sono in giunta a Reggio Emilia, dove i danni sono stati solo materiali, soprattutto nelle zone provinciali della Bassa (Reggiolo, Guastalla e Gualtieri). Com’è noto i disastri si sono verificati ancora nelle zone già colpite dal sisma di qualche giorno fa: a Cavezzo, Mirandola, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, tutte cittadine della bassa modenese. Restano nelle coscienze di tutti due interrogtivi: perché sono crollate fabbriche moderne e hanno perso la vita operai e qualche imprenditore e perché dopo pochi giorni da un evento luttuoso si era ripreso a lavorare? C’è il tempo per riflettere su responsabilità e su negligenze. Adesso quel che occorre è la solidarietà immediata. Fare cose croncrete come concreto è l’animo degli emiliani che già si sono rimboccati le maniche. Credo che dovremmo farci paladini davvero di una proposta che consenta immediatamente per le zone colpite il superamento del cosiddetto patto di stabilità e che permetta ai comuni di spendere soldi che stanno già nelle loro casse. Poi occorrerà un aiuto starordinario del governo, come si è fatto in altre circostanze, e la mobiltazione, anche dei socialisti, che consenta di aiutare le popolazioni coinvolte. Ti aspetto, caro Riccardo, a Modena nella giornata di domani e tanti auguri di buon lavoro ai compagni, tuo Mauro Del Bue
Leave your response!