Sansonetti e la sinistra liberale
Ecco cosa intendo per una sinistra socialista che sia innanzitutto liberale. Scrive Sansonetti “Allora, provo a spiegare con pazienza. In estrema sintesi: il giudice che ha condannato Berlusconi scrive sul giornale nato, dichiaratamente, per combattere Berlusconi. Dunque non era imparziale. Per la stessa ragione, in Brasile, sono stati annullati tutti i processi a Lula. ok?”. Mi rifaccio al mio grande amico Marco Pannella che nel 2008 venne addirittura in Abruzzo a farmi campagna elettorale e poi mi volle con lui relatore a Chianciano, e alla sua filosofia di una giustizia senza pregiudiziali politiche, perché é troppo comodo proteggere dalle ingiustizie chi la pensa come te, il difficile é proteggere i tuoi avversari. Chi proviene da una tradizione comunista o cattolico popolare non ha storicamente una cultura avanzata dei diritti e tende a una visione assolutista della realtá. Da una parte il bene e dall’altro il male. Il retaggio di un bipolarismo da vecchi film western. Diceva Camillo Prampolini: “La democrazia non é il rispetto delle maggioranze, ma la capacità delle maggioranze di rispettare le minoranze”. D’altronde ë difficile per chi ha dipinto Berlusconi come un mostro accettare oggi che sia stato vittima di ingiustizie. Ma perché Berlusconi é stato dipinto come un mostro? Mica perché era un grande imprenditore, mica perché aveva appoggiato il Psi, mica perché era presidente del Milan. No. Solo perché nel 1994 aveva osato sfidare la gioiosa macchina da guerra occhettiana e sconfiggerla. Da allora é diventato il mostro. Una sinistra liberale sfida Berlusconi sul piano politico, programmatico, ideale, ma lo difende quando é vittima di una campagna di odio fomentata dalla magistratura e sostenuta dal suo organo ufficiale e quando é condannato da sentenze politiche. Senza titubanze. Forse comincerà a difenderlo ora, d’altronde qualche favore gli é stato reso a proposito della scalata di Vivendi n Mediaset, ma solo perché si sta mostrando sempre più lontano da Salvini e privo ormai dell’antico consenso. La logica però non cambia. Purtroppo.
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