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Ciao Silvio

12 Giugno 2023 159 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Berlusconi mi volle incontrare assieme a Bobo Craxi poco dopo la mia nomina a sottosegretario del suo governo che avvenne su segnalazione del Nuovo Psi.. Era l’aprile del 2005. Io pensavo di parlargli di politica ma lui pareva quasi disinteressato. Quando Bobo gli disse che anch’io componevo canzoni il volto gli si illuminò. “Facciamo una serata anche con Chiara Moroni”, fu il suo commento. Per fortuna la serata non si fece. Qualche giorno dopo al ricevimento del presidente Ciampi che lasciava il Quirinale Beusconi mi chiamò da lontano: “Del Bue, sono nella rassegna della canzone napoletana” confidò orgogliosamente a tutti quelli che lo guardavano tra lo stupito e l’incredulo. Questo era l’aspetto ludico, gioioso, scanzonato di un.grande imprenditore che inventò la televisione privata  che acquistò il.Mulan facendolo divenire la squadra piu forte del mondo e che nel 1994 discese in politica e in tre mesi vinse le elezioni. Quando si formò il Pdl lo abbandonai scegliendo la costituente socialista e il centro sinistra ma non posso dimenticare che nel 1994 la stragrande parte dei socialisti votò per lui per contrastare un blocco ispirato dal giustizialismo delle monetine e dal culto di Di Pietro. Berlusconi fu amico di Craxi e a lui dovette la sua esistenza come imprenditore televisivo per i due decreti governativi del 1985 che mettevano in angolo le decisioni di altrettante procure. Non bisogna dimenticare che due reti televisive nazionali private in mano a Rusconi e a Mondadori erano sull’orlo del fallimento e la genialità di Berlusconi fu quella di metterla a rete con Canale 5 costruendovi attorno una società pubblicitaria e una assicurativa. Cominciarono i grandi contratti e i nomi più famosi della RAI si trasferirono a Mediaset: da Mike Bongiorno a Corrado e poi iniziarono programmi di varietà spettacolari e produzione di film da un’altra società creata all’uopo. Si creò un regime di concorrenza che alla fine fece bene anche alla RAI. Il problema semmai era regolare la divisione del monte pubblicitario visto che la RAI godeva del canone. Berlusconi grazie a Mediaset divenne l’uomo più ricco d”Italia. Qualcuno potrà aggiungere “grazie ad aiuti politici e forse anche di altri poteri”. Forse. Ma che dire della Fiat che ha vissuto degli aiuti di stato e pagato la stragrande parte delle tasse all’estero? O di De Benedetti che risiede in Svizzera e vorrebbe far pagare la patrimoniale a chi vive in Italia? Del Milan si 3 detto. Intuizione e fortuna lo portarono verso il romagnll9.Arrigo Sacchi che la serie A l’aveva vista solo allo stadio. E poi gli acquisti di due olandesi Gullit e Van Basten e poi di tre con Rijkard.E gli scudetti e le coppe a ripetizione. In politica l’uomo vincente seppe convincere gli italiani due volte, nel 1994 e nel 2001. Ma in realtà la sua coalizione non perse mai  La sconfitta del 1996 era dovuta alla dissociazione della Lega e quella del 2006 si trasformò in un pareggio. Poi l’appuntamento e il declino. Oggi la sua Forza Italia da partito centrale della coalizione di centro destra si 3 trasformata in partito gregario di Giorgia Meloni. Gli sopravviverà? E’ molto difficile. Non può un partito fare a meno del suo padrone. Abituato a camminare al suo guinzaglio potrà mai avere imparato a  ammirare da sola? Si possono aprire spazi per chi cerca consensi al centro. Se solo Renzi e Calenda capissero che lo stare insieme è l’unica condanna conveniente…

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