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La sinistra dal bacio di Riina a Spatuzza

11 Dicembre 2009 1.322 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Finchè la sinistra italiana tenta di battere Berlusconi attraverso la via giudiziaria ed esulta ogni volta che Berlusconi viene accusato di essere il capo della mafia o l’uomo degli attentati del 1992 e del 1993, farà solo autogol clamorosi. La sinistra italiana deve smettere di seguire Di Pietro, e lo dico in particolare a quei personaggi (vedasi Rosy Bindi) che hanno deciso, sfidando la decisione di Bersani, saggia e opportuna, di sfilare anche recentemente (compresa “Sinistra e libertà”, con la quale i socialisti giustamente non vogliono avere nulla a che spartire) assieme al Torquemada meneghino. La deposizione di Graviano smentisce quello Spatuzza che aveva sostenuto la complicità di Berlusconi e di Dell’Utri addirittura in quegli atti di sangue. Il troppo stroppia. E a forza di gridare al lupo nessuno poi riuscirà a credere a responsabilità più contenute, ma magari evidenti. Finendo per criminalizzare come il demonio Berlusconi si finirà a crederlo angelo, cioè vittima innocente del complotto del quale del resto il presidente del Consiglio parla a più riprese. Macchiavelli scriveva che “le coniurazioni fallite rafforzano lo principe e mandano nella ruina li coniurati”. Accadde anche con Andreotti nel 1993, quando il leader democristiano venne accusato ad un tempo di essere il mandante di un omicidio e il capo della mafia (quel bacio a Reina era come il fazzoletto di Cassio a Desdemona). Finì non solo con l’assoluzione di Andreotti, ma anche con la sua riabilitazione politica che è andata oltre i suoi storici meriti. Se la sinistra anzichè bearsi delle stupidaggini su Berlusconi di un pentito smentito, si concentrasse di più sul programma non realizzato del suo governo e sui temi dell’occupazione, della riforma dello Stato e della sua laicità, avrebbe più possibilità di sfondare in quella zona magmatica che rifiuta la sinistra dei girotondi, dei movimenti, dei viola e guarda alla responsablità e alla credibilità di un progetto e di un leader. Speriamo non sia tardi.

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