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I due giorni della Lega: il governo non può reggere

18 Marzo 2011 1.072 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Prima la giornata del 150esimo dell’Unità d’Italia. Una festa di tutti? No, una festa di tutti tranne che della Lega, che ha voluto partecipare a Montecitorio all’assemblea con Napolitano esclusivamente coi suoi ministri più un paio di deputati, mentre un suo autorevole esponente, a Milano, lavorava beffardamente in piazza. E questo in spregio alla festività che evidentemente non solo non condivideva, ma che intendeva così clamorosamente contestare così come la maggior parte dei deputati leghisti. E oggi il resto. A fronte della decisione di dare le nostre basi militari agli aerei che dopo la risoluzione dell’Onu possono attaccare la Libia, la Lega non ha partecipato (unitamente al partitio di Di Pietro) alle commissioni di Camera e Senato. Una vergogna per Di Pietro, ma una doppia vergogna per la Lega che è partito di governo. Come fa un governo a stare insieme se non ha un minimo comun denominatore sulla politica estera e se non sa assumere un unico atteggiamento su una ricorrenza condivisa, peraltro, dalla stragrande maggioranza degli italiani? In altra epoca i governi andavano in crisi per un voto parlamentare su una legge, anche la più marginale. Adesso più di questo cos’altro può accadere? Se non c’è due (giorni) senza tre, aspettiamo domani…

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