La Repubblica sociale secondo Del Bue
Venerdì 20 gennaio alle ore 21 si tenuta a Vetto d’Enza la presentazione del terzo volume sulla storia delle Repubblica sociale a Reggio Emilia (1944) scritto da Luca Tadolini. Nell’occasione si è svolto un dibattito tra Mauro Del Bue e l’autore, Luca Tadolini, coordinato dal giornalista Gianlugi Ghiggini. Del Bue ha ricordato preliminarmente il valore della lotta di liberazione che era innanzitutto lotta contro l’invasore tedesco e poi contro un regime che gli era alleato, ma non ha nascosto l’esistenza di errori e anche di veri e propri orrori nella guerra civile, compiuti sull’uno e sull’altro fronte. Il delitto di Pietro Azzolini di Vetto è certamente un episodio ingiustificato e ancora oscuro. Ma se ne possono citare tanti altri, così come resta ancora piuttosto indecifrabile il motivo (oltre che i mandati e gli esecutori) dell’eliminazione del segretario comunale di Bagnolo Davide Onfiani avvenuto nel dicembre del1943, quando i fratelli Cervi erano detenuti in carcere e si sapeva che la rappresaglia di un nuovo delitto avrebbe portato alla loro fucilazione. Il secondo concetto espresso riguarda il ruolo di uno storico di destra come Tadolini nella ricerca storica locale. Per Del Bue Tadolini sta svolgendo il ruolo del riequilibratore rispetto alla cosiddetta storiografia dei vincitori. Anche i vinti devono saper dare il loro contributo perché quasi mai la storia scritta dai vincitori è storia della verità
Povero Pertini … si starà contorcendo nella tomba!
Ma lei di certo non è un socialista alla Pertini, ma alla Craxi (per lei è un complimento, a me fa rabrividire)….
“Tadolini sta svolgendo il ruolo del riequilibratore rispetto alla cosiddetta storiografia dei vincitori. Anche i vinti devono saper dare il loro contributo perché quasi mai la storia scritta dai vincitori è storia della verità”
…. V E R G O G N A!!
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