Ciao Tatà
Mia zia Marta Caselli, di 87 anni, è deceduta all’ospedale di Reggio. Da bambino la chiamavo Tatà, come capita a quasi tutti i bimbi e come è capitato anche a mia sorella, di dieci anni più giovane di me. Ha vissuto gran parte della sua esistenza in casa di mio nonno e mia nonna in via Baruffo, dove sono nato anch’io, e dove ho trascorso la mia fanciullezza. Non si è mai sposata, ma ha dedicato la sua vita alla famiglia di mia madre, che era sua sorella, e poi alla mia e a quella di mia sorella. Così si trovò nella curiosa condizione d’essere ad un tempo una donna nubile, ma di avere due famiglie. Caso straordinario, ma vero. Adesso che non c’ è più una montagna di ricordi mi assale. Commessa da Gualtieri, l’orologiaio di piazza Prampolini, iscritta al Cai, amava la montagna, e anche la solitudine, viveva appartata, da quando perse madre e padre, accompagnata solo da una vecchia televisione e dalla sua immancabile insalata. Indipendente fino al midollo, era circondata, nel suo piccolo appartamento, dalle nostre foto e sopratutto da quelle dei suoi nipoti, che adorava. Ciao vecchia Tatà, con te se ne va l’ultimo anello della mia vecchia famiglia, che spesso mi ricorda quelle sere passate insieme nel calore di sentimenti autentici.
Che bel ricordo hai impresso della tua zia !
Condoglianze.
Franco
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