Speranza
Si chiama così il giovane presidente del gruppo del Pd alla Camera dei deputati. E chissà, anche il nome avrà influito sulla sua nomina. Lucano, fonte molto bassa, occhi spenti, si è presentato ieri sera in tivù a recitare a memoria la posizione del Pd bersaniano. L.a recitiamo anche noi: il Pd e la coalizione di centro-sinistra hanno il diritto di fare una proposta di governo, visto che alla Camera hanno ottenuto la maggioranza, e visto che anche al Senato sono arrivati primi. Bersani deve fare un governo e gli altri devono in qualche modo garantirgli di nascere. Il Pd non è disponibile a un governo col Pdl perché questo partito è inaffidabile, perché c’è Berlusconi, perché tra i due partiti ci sono programmi inconciliabili. Fassina ha poi aggiunto un’altra motivazione e cioè i processi di Berlusconi e le sue leggi ad personam. Sulla presidenza della Repubblica, invece, bisogna trovare un accordo su un nome condiviso, dunque non espressione del Pdl e forse neanche organicamente del Pd. Non capisco come si faccia però a non domandarsi perché il Pdl dovrebbe consentire a Bersani di formare il suo governo visto che i grillini si sono messi fuorigioco e un governo Bersani passa solo attraverso un’intesa con Berlusconi. Mi chiedo come sia possibile auspicarla se, ripeto i tre argomenti di Speranza, il Pdl non è affidabile, c’è Berlusconi, e i programmi dei due partiti sono inconciliabili. E aggiungiamo anche la quarta motivazione, quella di Fassina, e cioè che Berlusconi si vuol difendere dai processi. Neanche il più stolto dei politici potrebbe accettare di far nascere un governo di nemici, presieduto e composto da chi non ritiene accettabile alcun tipo di collaborazione che non sia un semplice lasciapassare. E con chi teorizza, come Speranza, di poterne subito fare a meno, perché “sulle singole leggi i grillini potrebbero poi votare a favore”. Dunque un semplice lasciapassare senza possibilità di ritiro. Eppure Berlusconi sta al gioco e vuole ottenere l’elezione di un presidente della Repubblica amico, che dura sette anni. E magari finirà pure che la mancanza di lucidità del gruppo dirigente del Pd consentirà all’uomo di Arcore di incassare subito quel che gli interessa e poi di ritirarsi in trincea in vista dello scioglimento delle Camere. Io dico che una posizione così priva di senso non l’ho mai vissuta. É un ossimoro. Io ti odio e ti chiedo di amarmi. Io faccio finta di starci perchè desidero un regalo, poi ti mando a quel paese. È vero che la Speranza è l’ultima a morire. Ma quando è argomentata così diventa illusione…
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