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L’uomo della Previdenza

20 Dicembre 2013 1.682 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Quante volte in passato era stato invocato? Ma era l’uomo della Provvidenza. C’era stata una guerra e settecentomila morti italiani, poi una rivoluzione da imitare e fabbriche occupate con soviet improvvisati. Si cercava qualcuno che potesse invertire la tendenza e si presentò con una certa dose di tempismo lui, che era stato socialista rivoluzionario, con la bandiera tricolore e l’orgoglio nazionalista. Sappiamo tutti come è andata a finire. Adesso l’Italia si trova nella sua fase più critica dal dopoguerra. Non solo l’Italia, per la verità, ma tutta l’Europa attraversa i guasti di una finanza allegra e spesso spregiudicata i cui colpi sono stati scaricati sull’economia reale. E ci si è messa anche la rigidità con la quale si continuano a interpretare i parametri di Maastricht, e l’eccesso di spesa di alcuni paesi tra i quali il nostro. Letta fa tutto quel che può. La legge di stabilità, che non è la panacea, inizia un’inversione, sia pur timida, di tendenza, con la speending review che recupera miliardi che vengono investiti nel taglio delle tasse sul lavoro, sulle imprese, sulle pensioni. Poca cosa, ma pur sempre un inizio. Come ha sottolineato il presidente del. Consiglio questa manovra deve essere attuata senza mettere a rischio i conti, e in particolare quel rapporto tra i tassi d’interesse italiani sul debito e quelli tedeschi, definito spread, che ha raggiunto il punto piu basso in questi mesi, rassicurando gli italiani sul rischio che hanno corso le loro banche. Eppure contro il governo si sono schierati tutti. O quasi tutti. Chi ha fatto la voce più grossa è stato ancora una volta il presidente di Confindustria Squinzi, facile alle prese di posizione un tantino avventate come quella sui Forconi e poi rettificate. Il signor Mapei dovrebbe riflettere bene di parlare, perché la politica non è un semplice quanto intelligente investimento industriale. Una parola è un giudizio, e un giudizio provoca conseguenze. Come quelle parole macinate dall’uomo della Previdenza, il mega presidente Antonio Mastrapasqua, che aveva annunciato il rischio di non pagare più le pensioni e poi s’era ravveduto, lasciando però nell’ansia milioni di pensionati italiani. Diciamo la verità, hanno ragione Letta e Boccia a sostenere che nessuno ha la bacchetta magica e che non c’è l’uomo della Provvidenza. Ma anche quello della Previdenza è piuttosto assente.

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