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A Fano per darci una mano

12 Settembre 2019 750 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Il ritrovo abituale di settembre dei socialisti italiani si svolgerà dal 13 al 15 del mese a Fano, dove un socialista, Massimo Seri, é stato confermato sindaco. Si terranno tavole rotonde con esponenti di altri partiti, ma si svolgerà anche un approfondimento tematico per tutta la giornata di sabato che poi sfocerà nelle comunicazioni dei vari gruppi la cui sintesi finale da sottoporre alla Direzione il segretario Vincenzo Maraio ha affidato a me. La Direzione si occuperà anche di deliberare in ordine al nuovo simbolo del partito dopo il referendum che si é svolto tra gli iscritti.

Una festa, un momento di riflessione politica e una conferenza programmatica insieme: questo é diventato quest’anno il nostro abituale ritrovo che si terrà a Fano. Sul fatto che i socialisti si ritrovino e facciano discussioni per tre giorni, questo é di per sé un fatto positivo ed emblematico del collante che ci tiene uniti, e che ancora una volta rappresenta la condivisione di una storia e di una identità. Non rinunciamo alla parola socialista, proprio perché siamo e saremo sempre impegnati ad elevarne il significato, anche quello assunto dagli anni settanta ai primi anni novanta, e che in tanti, in troppi, prima hanno maldestramente criminalizzato e oggi tendono a dimenticare.

Siamo uniti anche da un’identità, quella del socialismo riformista e laico anche se non laicista, attento a difendere le grandi conquiste della cultura liberale, da troppi e in troppe nazioni oggi messe in discussione. Pensiamo alla recente trovata della democrazia illiberale, che rappresenta l’ossimoro pericoloso che unisce Putin e Bolsonaro. Ma anche a riaffermare e perseguire quelle elementari nozioni di equità e di umanità che hanno scritto pagine memorabili, attraverso i socialisti, nella storia italiana. Sulle recenti scelte politiche si sono registrate divergenze d’opinione che mi auguro possano essere affrontate attraverso un confronto fraterno, ma anche libero e costruttivo. Le rinviamo alle riunioni degli organi nel prossimo futuro.

Restano i temi su cui dovremmo discutere e deliberare per mettere in moto un contesto di azioni politiche conseguenti, anche con l’apporto di tecnici della comunicazione come Masia, che ci raggiungerà nella giornata di domenica. Diversi sono gli argomenti che verranno trattati. Dall’immigrazione, con proposte concrete che sottoporrò all’attenzione dei compagni, alla giustizia, in cui le nostre idee sulla separazione delle carriere dei magistrati e sulla scissione del Csm saranno, mi auguro, ribadite, ai temi del lavoro e dell’Europa, la soluzione dei quali nodi non dipende da alcuno spirito santo, ma dalla crescita che si raggiunge solo accelerando con gli investimenti e detassando imprese e lavoratori. E poi la scuola, l’ambiente, la riforma elettorale (si parla di un proporzionale puro, ma con quale sbarramento?). Tanta carne al fuoco e la cucina sarà affidata a cuochi d’esperienza forse al pari di quelli oggi in voga nelle nostre tv. Venite dunque a Fano, in questa cittadina marchigiana, dove l’accento si confonde ancora col romagnolo, una terra ospitale e allegra, dove ci aspetta anche il mare e qualche buon piatto di pesce.

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