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Salvini, Conte e non solo…

11 Maggio 2022 265 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Adesso Salvini, su pressione dei suoi, e Conte, vale per lui analoga pressione, prendono le distanze sull’invio delle armi all’Ucraina. Per Salvini “le armi allungano la guerra”, mentre per Conte si potrebbero anche inviare armi con “funzioni difensive ma non offensive”. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini gli ha risposto che non serviranno per attaccare la Russia nel suo territorio e Conte si é calmato. Per poi riprendere la polemica sulla legge dell’energia che prevede un termo valorizzatore a Roma. Loro preferiscono tenere la spazzatura in strada. Armi difensive: ma cosa cavolo significano? Ci vorrebbe uno psicanalista. Se io ho una pistola e sparo a un gioielliere per fare una rapina l’uso della pistola diventa offensivo, se io mi difendo da un’aggressione armata invece no. Questo riguarda anche i carri armati e i missili. Se li uso per difendermi allora sono difensivi. Se li uso per attaccare diventano offensivi. Lo capisce anche uno scolaretto delle elementari che non esistono armamenti difensivi e offensivi. E’ il loro uso che li rende tali. Ma il culmine delle richieste di Giuseppi é quella rivolta a Draghi di riferire al Parlamento cosa gli avrebbe detto Biden. Draghi ha rinviato l’appuntamento a dopo, naturalmente, visto che non é un mago. Intanto il nuovo asse Salvini-Conte ha già il primo estimatore: Graziano Delrio, dossettiano del Pd. Delrio non ha votato il provvedimento che stabilisce un leggero aumento tendenziale delle spese militari, mentre la Germania del cancelliere socialdemocratico Scholz le ha aumentate oltre il 3%. Italia paese anomalo? Da un lato il G7 prende una posizione durissima sulla aggressione russa in Ucraina impegnandosi a sostenere anche militarmente gli aggrediti, e dall’altro l’Italia, sondaggi alla mano, assieme alla Grecia e all’Ungheria di Orban, pare il paese più restio ad aiutare gli ucraini. Questa prudenza, unita a molti dubbi, mi fanno risalire alle matrici culturali del nostro paese, con una sinistra e una destra che non appartenevano, per diversi decenni, alle tradizioni e alla cultura occidentale. La destra post fascista e la sinistra post comunista (e aggiungo cattolico-populista e terzomondista) hanno da molto tempo rotto i cordoni ombelicali col loro passato. Ma c’é evidentemente un passato che non passa. L’anti americanismo e l’anti occidentalismo sono malattie dure da guarire. Prendiamo la dichiarazione, che anch’io giudico inopportuna, di Stoltemberg. Il segretario della Nato dice due cose: che la Nato é contraria alla legittimazione dell’occupazione della Crimea ma che le condizioni per arrivare alla pace sono solo nelle mani del governo ucraino. Sembra una contraddizione, ma non lo é. Ebbene in tanti, a destra come a sinistra, hanno preso per buona solo la prima affermazione, trascurando la seconda. Non pareva loro vero che Stoltemberg si mostrasse per quel che loro pensano. E cioè il burattinaio di Zelensky. Attendevano la prova. Sono lieti di averla trovata.

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