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Annettere e aderire

15 Maggio 2022 274 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo
Non vorrei davvero essere stato studente universitario della professoressa Di Cesare, docente di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. Costei sostiene che tra Russia e Ucraina é in corso un conflitto, non che vi é stata un’aggressione dell’una all’altra, e che l’Italia non deve allinearsi all’Europa, ma essere terza parte del conflitto per mediare tra le due parti. Di qui l’errore dell’invio delle armi alla Resistenza ucraina.

Fin qui le sue posizioni, che si basano sulla deformazione della realtà, erano note. Ma quell’ultima affermazione riferita alla supposta annessione, non adesione, di Finlandia e Svezia alla Nato, ha fatto sobbalzare non solo Aldo Grasso, oggi sul Corriere, ma tutte le persone che conoscono il significato delle parole. Secondo la Di Cesare la Nato (soggetto) avrebbe intenzione di annettere le due nazioni (complemento oggetto). Giacché il verbo annettere é transitivo Svezia e Finlandia sarebbero annesse. Da chi? Dalla Nato, ovviamente. Ma la professoressa questo non lo può dire giacché la libera decisione é dei due governi, peraltro entrambi di sinistra. Allora inventa una nuova proprietà del verbo annettere. Le due nazioni sarebbero “annesse alla Nato”. L’Austria fu annessa alla Germania, dopo l Anschulss, che in tedesco significa proprio “l’annessione”. Ricordo peraltro che dopo suddetta annessione gli austriaci la convalidarono attraverso un referendum con oltre il 99% dei consensi. Quando si svolgono referendum dopo le annessioni, i risultati, come in Crimea, sono scontati. Qui non c’é alcuna annessione, che generalmente implica un’invasione, cioè l’incorporazione di un territorio in un altro, come recita il Garzanti. Svezia e Finlandia chiedono di aderire alla Nato perché si sentono più sicure sotto il suo ombrello (la definizione é di Enrico Berlinguer), che in una condizione di neutralità. E non saranno i veti di Erdogan, motivati dalle sue critiche all’ospitalità che i due paesi continuano a offrire ai guerriglieri curdi, che la potranno impedire. Il presidente finlandese Ninisto ha avuto la gentilezza di comunicarlo personalmente a Putin. Noblesse oblige. La risposta é stata solo: “Fate un errore”. Poi caccia russi hanno iniziato esercitazioni sul Baltico e sono stati subito tagliati i rifornimenti elettrici alla Finlandia. Perché Putin ha paura della Nato, organismo a cui la stessa Russia aveva chiesto di aderire nel 1991? Teme di essere da questa aggredita? Quando mai, e per quale recondito motivo, la Nato dovrebbe minacciare l’integrità del territorio russo? La verità é che la Nato viene utilizzata dai paesi dell’ex patto di Varsavia e dalle nazioni neutrali per impedire che Putin possa coronare il suo sogno di espandersi ricostruendo i confini dell’impero sovietico, la cui distruzione, prendo alla lettera le sue parole, egli giudica “la più grande tragedia del secolo passato”. Più chiaro di così. Per una professoressa di filosofia, che snocciola i sillogismi aristotelici, non dovrebbe essere difficile capirlo.

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