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Chi ha vinto?

28 Giugno 2022 289 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo
I ballottaggi sono maledetti per il centro-destra. Il suo elettorato é mobile. Nel senso che va malvolentieri a votare una volta, figurarsi la seconda. Preferisce prendere l’auto e andare al mare. Così in una domenica caldissima in cui le spiagge erano affollatissime e quelli rimasti in città non mettevano fuori di casa un solo piede per allontanarsi dal condizionatore, quasi tutti i risultati del primo turno, com’era già successo in occasioni precedenti, si sono ribaltati a favore del centro-sinistra.

Poi ci sono gli errori da dilettanti allo sbaraglio, come quello compiuto dall’ex sindaco di Verona Sboarina, che si é tagliato i cosiddetti da solo pur di non apparentarsi con la lista Tosi. Quest’ultimo lo avrà denigrato personalmente, gli avrà rubato la morosa, avrà parlato male di sua mamma e chi lo lo sa? Raramente un suicidio politico é stato tanto consapevolmente preparato. Ha preferito perdere che allearsi con un esponente di un partito a lui vicino. Sboarina passerà alla storia per evidente dabbenaggine. Cancellato. Ma ci sono anche errori di candidati. Merito del centro-sinistra é quello di averli indovinati. Ripresentare Vignali a Parma é stata una scelta sbagliata, come se per vincere guardando al futuro altro non restasse che riproporre il passato. Parma non é Palermo dove Orlando ha stravolto ogni regola dell’alternanza. Parma é una ricca città del Nord con una borghesia forte e preparata. In molte città strappate al centro-destra, con l’eccezione di Alessandria e di qualche comune minore, il Pd ha appoggiato candidati civici, come a Verona e a Parma, dove i Cinque stelle non hanno neppure presentato la lista. Anche la nostra comunità socialista può ritenersi soddisfatta. Leggiamo qualche dato. Noi otteniamo i risultati migliori dove ci presentiamo coi nostri candidati come terzo polo: a Rieti, con Ubertini, superiamo il 10%, a Frosinone, con Iacovissi il 5% e cosi pure a Carrara con Zubbani. Poi eleggiamo in liste civiche, quella del sindaco a Verona, due consiglieri comunali, uno a Catanzaro. Questo per restare alle città capoluogo. Immagino che nei centri minori il risultato sia stato ancora più soddisfacente. Tutto questo poco aiuta all’analisi delle possibili conseguenze politiche. Primo perché tra comunali e politiche il passo é da gigante storicamente e ancor di più adesso che l’elettorato non é vincolato a fedi politiche. Secondo perché ha votato solo il 42% degli aventi diritto. Terzo perché, generalmente, il centro-sinistra offre una platea locale più dignitosa. Colgo solo due semplici questioni. Che il terzo polo regge, e se si infilano candidati socialisti questi hanno successo, e che il centro-sinistra, più si abbassa il quorum, più ottiene successi. Perfino a Monza, fortino berlusconiano e con la locale squadra appena promossa in serie A. Si consoli Silvio. Anche Churchill, appena vinto la guerra, fu inaspettatamente sconfitto nel luglio del 1945 dal laburista Clement Attle. Seppe rifarsi.

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