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Colazione da Fiffany

6 Ottobre 2023 139 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ma che ci sia un governo, non Italia, ma nel mondo, che consideri le migrazioni come inevitabili, eventi epocali che non si possono bloccare coi muri o coi blocchi navali. Che ci sia un governante che ritenga i migranti esseri umani che fuggono dalla guerra e dalla miseria. E che, se mettono a rischio la loro vita e quella dei loro figli in mare, non é perché  sono giovani muscolosi e dotati di telefonini il cui scopo principale é quello di venire a rompere le palle a noi, come sostiene Salvini, ma perché sono disperati in cerca di una ragione di vita. E’ chiaro che sulla migrazione o si fa l’Europa o l’Europa muore. E che l’Italia deve essere considerata più ancora della Spagna e della Grecia come il porto dell’Europa. Ma c’é un punto preventivo. Chi, se non il paese di arrivo, deve avere il compito di selezionare chi ha diritto a restare e chi no? Voglio dire che solo poi l’Europa dovrà considerare come suddividere coloro che hanno diritto all’asilo politico in base alla nostra Costituzione, e in particolare all’articolo 10 non modificato che parla di dovere di asilo a coloro a cui “non siano assicurati i diritti sanciti dalla nostra Costituzione”. Ma in quale stato africano sono assicurati i nostri stessi diritti? Poi c’é una normativa europea, quella del 2005 che fissa i diritti minimi richiesti per ottenere il riconoscimento alla protezione internazionale e, non dimentichiamoci la Bossi-Fini che restringe la platea e ne demanda l’esplicazione a una serie di commissioni decentrate. Il contrasto della Bossi-Fini con l’articolo 10 della Carta mi pare evidente. Ma soprassediamo pure. E allora l’Italia si interroghi sui motivi per i quali l’asilo politico é ancora assicurato a così pochi. A fare il conto anno per anno é l’Agenzia europea per l’asilo (EUAA) per la quale, nel 2022 i Paesi UE hanno ricevuto circa 996mila domande d’asilo con un aumento del 53% rispetto al 2021. Di questi il 70 per cento circa ha presentato domanda in cinque Paesi che, nell’ordine, sono Germania (254.000), Francia (156.000), Spagna (118mila), Austria (108.000), Italia, ultima della cinquina con 84mila richieste ricevute. A ben vedere tre volte in meno della Germania e la metà della Francia. Da cosa nasca questa psicosi del migrante é ancora più misterioso se pensiamo ai dati reali degli sbarchi (com’é noto non tutti gli sbarcati restano nel nostro territorio) che parlano di 127.207 sbarcati dal primo gennaio del 2023 ad oggi. In crescita rispetto agli anni precedenti ma non avviati a superare la cifra record del 2016: 181.436. Che poi, anche grazie ai patti coi paesi d’origine o di transito, sono calati negli anni successivi. Basta capire perché e rifare quel che Minniti fece nel 2017. Senza sbraitare, senza agitarsi, senza frenesie. Con organizzazione però, senza pretendere un pedaggio per parcheggio transitorio dei richiedenti asilo (chi ha 5mila euro fuori e chi non li ha dentro, ma siamo diventati matti?). E soprattutto senza seminare fifa. Con colazioni europee non da Tiffany, ma appunto, da Fiffany. Basta.

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