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Intervento sulle dimissioni di Previti

Previti, Del Bue: Il vero comun denominatore istituzionale dovrebbe essere il rispetto per le persone, anche quelle la cui condanna è passata in giudicato.

L’on. Mauro Del Bue è intervenuto alla Camera in sede di dichiarazione di voto sulle dimissioni da deputato di Cesare Previti con queste parole: “La lettera di Cesare Previti con la quale il parlamentare di Forza Italia ha deciso di dimettersi da deputato, a seguito della sentenza passata in giudicato, e nonostante un duro conflitto sulla sua decadenza che si è svolto in Aula, fa piazza pulita di uno scontro che è stato assieme giuridico e politico. Per parte mia desidero ringraziare Cesare Previti e dargli volentieri atto della sua sensibilità. Nel contempo devo registrare che, nonostante la lettera, lo scontro non è venuto meno. E le dichiarazioni dell’on. Mattarella a nome del gruppo dell’Ulivo stanno a testimoniare quasi un senso di insofferenza per non poter votare le conclusioni della giunta e dichiarare decaduto Previti. Previti si è dichiarato decaduto da solo. Non basta? Penso che, in un’Aula dove tutti si dichiarano garantisti come del resto ormai tutti si dichiarano riformisti, il vero comun denominatore istituzionale dovrebbe essere il rispetto per le persone, anche quelle la cui condanna è passata in giudicato. Rispetto, che non significa assoluzione. Anzi, bisogna saper rispettare anche coloro che sbagliano, quando, e questo è il caso di Previti, da sole avvertono il bisogno di lasciare i banchi del Parlamento e di liberare le istituzioni di un problema di non facile soluzione. Chi è senza peccato, è proprio il caso di dire, scagli la prima pietra. E troppe pietre sono state scagliate in quest’Aula, ieri ancor più di oggi.