Home » Nazionale

Il Proporzionatellum

9 Luglio 2022 284 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo
Per fare la legge elettorale serve una maggioranza parlamentare. Sempre é capitato che a pochi mesi dalle elezioni se ne votasse una tendenzialmente favorevole a chi la proponeva. E’ sempre accaduto il contrario.. Nel 1993 il centro-sinistra (allora si divise in Progressisti e Patto Segni-Martinazzoli) votò il Mattarellum: tre quarti di uninominale maggioritario e un quarto di recupero proporzionale con sbarramento al 4%.

Sceso in campo Berlusconi, stravinse la Casa delle libertà e del buon governo. Nel 2006 l’alleanza di centro-destra impose il Porcellum (lo definì così Calderoli che ne era stato estensore), un proporzionale con sbarramento al 2% per liste coalizzate e accesso anche alla prima lista sotto il 2%, e premio di maggioranza alla coalizione che prendeva più voti. Vinse per un nonnulla l’Unione di Prodi e, secondo calcoli degli esperti, col Mattarellum avrebbe vinto il centro-destra. Altro giro altro premio, o meglio fregatura. Dopo la bocciatura del Porcellum da parte della Corte s’avanza il Rosatellum, dal nome dell’on. Rosato al tempo parlamentare del Pd e oggi in Italia viva. Prevede due terzi di proporzionale e un terzo di uninominale maggioritario, ma con l’obbligo delle liste proporzionali di optare per una coalizione sul maggioritario (il voto può essere unico). Nel 2018 s’annunciava una vittoria del centro-sinistra o del centro-destra e invece trionfarono i Cinque stelle. Adesso ci risiamo. Dati i precedenti nessuno si vorrà intestare una nuova legge elettorale. Ma le cose si muovono. Pare che sia l’on. Fiano, del Pd, a doversela dedicare, qualcuno già parla del Fianum, ma Letta trema. Un proporzionale corretto andrebbe bene al Pd e ai Cinque stelle, ma non certo al centro-destra che col Rosatellum già sente la vittoria in tasca. Allora si é escogitato una sorta di Proporzionatellum. Proporzionale con sbarramento al 4%, senza collegi uninominali maggioritari, ma con un premio di maggioranza che oscillerebbe tra il 40 e il 45%. Con questo premio Lega e Fdi sarebbero sufficientemente garantiti del probabile successo. E non ci sarebbero parlamentari eletti congiuntamente dalle coalizioni. Resterebbero però le coalizioni ma non più l’obbligo di coalizzarsi. Anzi non ci sarebbero penalità per i non coalizzati. Ancora non si possono fare previsioni. Se il premio di maggioranza sarà al 40% gongolerà il centro-destra, se sarà al 45% potrebbe verificarsi una situazione in cui nessun polo si aggiudichi la maggioranza assoluta dei seggi (pare il 55%). Se non ci saranno svantaggi a non coalizzarsi, probabile che i Cinque stelle si presentino da soli. Ma l’attrazione di un terzo polo autonomo sarebbe ancor più forte. Sono solo ipotesi. Come quella dell’approvazione di questo Proporzionatellum. Unica cosa certa é quella dei listini bloccati. Gli attuali parlamentari, é stato rivelato, non approverebbero mai una legge che restituisca all’elettore il diritto di scegliere chi votare. Poco importa che questo sia un vulnus democratico. Sono trent’anni che dura. E nessuno si lamenta. Anzi, c’è chi gongola.

Leave your response!

Add your comment below, or trackback from your own site. You can also subscribe to these comments via RSS.

Be nice. Keep it clean. Stay on topic. No spam.

You can use these tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

This is a Gravatar-enabled weblog. To get your own globally-recognized-avatar, please register at Gravatar.