Reggiana: non ho capito
Ci sono alcune cose che mi sfuggono in questa confusa situazione che riguarda la società e lo stadio. Le riepilogo. Entra una banca in società, quella di Cavola e Sassuolo. E si tratta di un fatto positivo, certamente curato nel dettagli dal presidente Barilli, che da tempo puntava a questa operazione. E’ la prima banca che entra in una società di calcio? Credo proprio di sì. Però scendono due soci storici e cioè Campani e Villirillo. La banca ha infatti comprato le loro azioni equivalenti al 20%. Cioè ha pagato i due ex soci che si sono intascati più o meno quello che avevano speso per comprarle. Non era meglio che Barilli avesse ceduto un venti per cento del suo ottanta? Sarebbe rimasto ugalmente in maggioranza e avrebbe avuto 200 mila euro in più da investire sulla Reggiana, e nel contempo si sarebbe tenuto i società Campani e Villirillo. Oltrettutto Campani è proprietario dei crediti dello stadio. Non era meglio legarlo ancora di più alla società? Campani e Villirillo sono voluti fuggire? Se ne assumano allora tutte le responsabilità. Adesso si sono rifatti vivi gli altri. Che a quel che mi par di capire sono ancora Berni, Conti più qualche nuove entreè. E dicono di avere la fidejussione per comprare lo stadio, la società e la torre, garantita da una società che ha sede a Lugano. Poi si incontrano con Campani e i soldi che erano garantiti pare che non lo siano più. Posso dire, o lo faccio anche come rappresentante di una istituzione, che la città chiede a tutti chiarezza? Non solo per la necessaria armonia che deve regnare in un momento delicato della nostra squadra, ma anche per evitare incomprensione e confusione tra gli sportivi.
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