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I nove figli di Alaa

29 Maggio 2025 96 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Stavano cercando di colpire terroristi e hanno straziato nove figli di Alaa, una pediatra palestinese impegnata all’ospedale a curare i feriti di Gaza. Le hanno consegnato nove corpi fatti a pezzi dai bombardamenti israeliani. E lei ora tenta di salvare il decimo, gravissimo e dopo due operazioni ricoverato in terapia intensiva. Aveva appena salutato la sua famiglia e dato un bacio ai suoi figli ritenendoli al sicuro in un’abitazione di Khan Younis per recarsi al drammatico lavoro teso a salvare vite umane. Un raid israeliano ha distrutto anche quell’abitazione. Lei che ha salvato decine di bambini, dinnanzi allo sgomento che avrebbe abbattuto una quercia ha perso le forze e si é schiantata a terra. Ma ha voluto riprendere il suo lavoro per salvare altri bambini. Che c’entravano quei bimbi, dai sei mesi a tredici anni, col terrorismo di Hamas? Che c’entravano quei 50mila morti palestinesi con la brutale strage di israeliani del 7 ottobre 2023? Facendo piazza pulita di palestinesi innocenti Netanyahu pensa di rispondere al terrorismo di Hamas opponendogli un terrorismo di stato? Lo dico da amico di Israele. Lo dico come uno che si é lamentato di come la sinistra italiana non abbia risposto con manifestazioni di piazza e con bandiere israeliane alla strage di “ebrei” del 7 agosto. Lo dico da convinto assertore delle ragioni politiche di una risposta alla quella orrenda strage. Ma é questa la risposta? Una risposta altrettanto barbara, che uccide cento innocenti per colpirne uno? E che affama un’intera popolazione impedendo che i camions di aiuti arrivino a Gaza? Ma cosa otterrà il governo israeliano con questa continua stragi degli innocenti? Golda Meir dopo la strage di Monaco 1972 promise che tutti i colpevoli sarebbero stati puniti. Formò reparti speciali che negli anni stanarono e uccisero i responsabili. Netanyahu ha preferito colpire nel mucchio con insana e razzista equiparazione. Siccome Hamas é un’organizzazione terrorista tutti i palestinesi sono terroristi e vanno colpiti. L’opposizione israeliana si muova, si muova l’Onu e l’Europa, e anche Trump smetta di pensare a riviere e terre rare. Siamo maledettamente in ritardo ma fermare il massacro si può e si deve. Lo ha sostenuto il nuovo papa, Leone XIV, quando ha auspicato pace a Gaza, in Meimar, in Ucraina. Ma le parole e le promesse hanno le gambe corte. Occorrono pressioni, iniziative, freni che isolino il governo israeliano di destra e rendano possibile un altro governo dopo elezioni e un nuovo comportamento. Israele non merita di essere nelle mani di un criminale.

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