Ci manca solo Di Pietro…
Una dichiarazione l’ha fatta, un misto di rinnovato esibizionismo e di rimpianto. Il revival di Tangentopoli che vede protagonista i vecchi tangentisti di ieri, Frigerio e Greganti, non può fare a meno di lui. Dove aver pensato: “Se tornano di moda loro dopo vent’anni, allora posso, anzi debbo, tornare di moda anch’io” . Deve essersi convinto che senza di lui Tangentopoli non può esistere. Ne detiene il copyright. Come Gino Cervi per Peppone e Ubaldo Lay per il tenente Sheridan. Di Pietro vive su Tangentopoli come la dottoressa Bruzzone sulle stragi familiari. Deve essersi anche convinto che il nuovo film si può presentare solo coi vecchi attori. In fondo per fare le cose perbene è ancora necessario ricorrere ai tangentisti della Prima Repubblica. Quelli della seconda sono peggio. Chissà se oggi il clan Di Pietro tornerà a farsi vedere magari con una nuova puntata dalla Gabanelli…
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