Lettera aperta al presidente del Consiglio Matteo Renzi
Ill. presidente del Consiglio, caro segretario del Pd, diciamo pure che la domanda è stata un po’ stupida, quella del bravissimo Fazio a proposito della preferenza del presidente del Consiglio per Craxi o Berlinguer, ma la risposta è quanto meno sconcertante. Anzi è perfino offensiva per chi ha condiviso il percorso politico del Psi di Craxi, pur con tutte le differenziazioni su questo o quell’argomento. Io, ad esempio, non ho condiviso la politica del dopo ottantanove. Ma sostenere che “è facile rispondere” e che lei preferisce Berlinguer, perché ammira “la sinistra delle opportunità e non quella dall’opportunismo”, è inaccettabile.La storia dell’autonomismo e del riformismo socialista, delle anticipazioni sulle riforme istituzionali, della critica al leninismo e al comunismo, delle scelte lungimiranti sulla scala mobile e contro l’inflazione, dell’appoggio a tutti i popoli oppressi dell’Ovest e dell’Est, l’indipendenza dimostrata sul piano internazionale, la protervia dimostrata nel rivendicare il diritto a una patria per i palestinesi nella sicurezza dello stato d’Israele, l’appoggio esplicito anche economico a tutti i movimenti di liberazione, l’eurosocialismo, mentre Berlinguer si schierava per l’eurocomunismo, la posizione sul caso Moro, quella sul referendum per la responsabilità civile dei magistrati, la lotta contro i poteri forti, forse quegli stessi che vedono in lei oggi un bersaglio, e potrei a lungo continuare, rappresentano per lei “la sinistra dell’opportunismo”? Questa è la nostra storia, la storia pluriventennale del socialismo italiano che ha regalato agli italiani importanti, decisive riforme sul piano economico e sociale, su quello dei diritti civili e della laicità dello stato. Rettifichi il giudizio sui socialisti, signor presidente del Consiglio e segretario del Pd, perché mi chiedo come possa, e ce ne sono, un socialista stare nel suo partito se ella giudica in questo modo il suo passato. E come possano i socialisti appoggiarla in Parlamento se ella ritiene che il partito al quale hanno orgogliosamente appartenuto, e che ha avuto in Craxi il leader, abbiano a cuore l’opportunismo. E lo dice uno che ha condiviso la sua linea e il suo programma scontrandosi su questo coi molti suoi stessi compagni di partito. E che giudica buona cosa il suo Jobs act e la sua riforma della giustizia. Rettifichi la frase offensiva verso la politica del PSI di Craxi e se ne gioverà lei stesso, che voglio sperare tenga alla storia della verità. Suo Mauro Del Bue (direttore dell’Avanti)
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