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L’assurdo revival reggiano

16 Gennaio 2016 970 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Passeggiando per la città stamane mi sono imbattuto in un film deja vu. Stile anni settanta. Una manifestazione della destra in piazza Martiri, un corteo dei Centri sociali con bandiere rosse e rossonere anarchiche che approdava in piazza del Monte, poco lontano. In piazza Prampolini, di fianco, un assembramento di militanti del Pd e di Sel con la vecchia ANPI. Più distaccato, in piazza Fontanesi, la Lega con cartelli che chiedevano le dimissioni di Alfano e anche di Renzi, tra banchetti di verdure e formaggi. Piazze pazze come una volta? Sabati di lotta, come nel 1968? Però stavolta in mezzo la città, indifferente, sfilava al sabato mattina come tutti i sabati per la via Emilia brulicando nei negozi e nei mercati. E interrogandosi sul motivo di questo improvviso ridestarsi nel passato. Con spenta incredulità. Ci siamo sentiti, almeno io, molto più giovani. Per un attimo ho sostato in piazza Prampolini. Sul palco c’erano due ragazzi con la chitarra che cantavano Bandiera rossa, davanti alle bandiere bianco-verdi del Pd. Situazione daltonica. Poi il ritornello e quel “Viva il comunismo e la libertà”, più daltonico ancora. E in tanti a chiedersi perché….

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