Civendola
L’uno ha consigliato Renzi a sfogliarsi l’agenda e a fermarsi subito prima di Verdini al quale il presidente del Consiglio dicono telefoni spesso. Troverebbe Vendola. Chiami lui per l’unità della sinistra, sostiene Civatino. L’altro, disperato perché sta perdendo i petali d’un fiore mai sbocciato, si è subito gettato nella sue braccia. È irritato con Migliore e compagnia ma soprattutto con Renzi Vendola, che ha ormai con sé solo una parte di Sel, quella che resiste alle sirene renziane. Diciamo la veritá. Civati considera Vendola più che un suo alleato, un pretesto per litigare con Matteo e Vendola considera Civati solo una motivazione per continuare a parlare. Non esistono come interlocutori l’uno dell’altro, ma solo come figure retoriche. Eppure pare che i due si amino. Anche fisicamente si assomigliano con quelle giacchettine strette e quelle cravattine da ipermercato anni settanta. Nessuno vieta loro di farsi un partito. Civati sta stretto nel Pd renziano e Vendola vorrebbe far nascere qualcos’altro rispetto a una Sel che un po’ di voti li ha conquistati alle europee con un altro nome. Quando li vedo insieme mi dico: qui gatta ci cova. Anzi, Civendola. E invece non succede mai nulla. Almeno nella realtà…
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